Vlint elimina la polvere dall'industria dell'asfalto ad alta temperatura

La produzione e il riciclaggio dell'asfalto avvengono a temperature sempre più elevate. Per un processo ecologico è necessaria una depolverazione efficiente e affidabile. Vlint è specialista in questo campo. Offriamo consulenza, tra l'altro, sulla selezione e l'applicazione di materiali filtranti resistenti al calore.

Aumentare l'efficienza consente di risparmiare molto denaro

Nella depolverazione heavy duty nell'industria dell'asfalto, una buona consulenza può aumentare notevolmente l'efficienza dei filtri. Questo consente di risparmiare molto denaro. "Spesso si tratta di processi ad alte temperature. Per questi sono necessarie soluzioni resistenti al calore", afferma Olaf Schippers, product manager della filtrazione presso Vlint. "Aiutiamo queste aziende nella selezione e applicazione dei materiali filtranti corretti. A seconda delle condizioni di processo, si può preferire Meta-Aramide, ma anche PPS o Teflon, ad esempio. Garantiamo inoltre che questi materiali durino il più a lungo possibile."

Filtri heavy duty

Meta-Aramide: la scelta per i piloti automobilistici e l'industria dell'asfalto

I filtri in Meta-Aramide sono stati sviluppati appositamente per processi a secco, a condizione che non vi siano idrolisi o mezzi ossidanti. Il materiale è utilizzato anche nelle tute dei vigili del fuoco e nell'abbigliamento dei piloti automobilistici per la sua resistenza alle alte temperature e all'usura. Nell'industria dell'asfalto consigliamo i filtri in Meta-Aramide soprattutto per la produzione di nuovo asfalto, poiché i processi sono relativamente puliti e asciutti.

"I consigli di Vlint hanno contribuito a una maggiore durata dei filtri di depolverazione."

Nomex: per asfalto sostenibile

TME, un produttore di impianti per calcestruzzo e asfalto, ha investito in filtri Nomex con l'aiuto di Vlint. Il vice direttore di TME, Jan Boom, sottolinea che oggi il nuovo asfalto deve essere composto per almeno il 60% da materiale riciclato. "Per mescolare correttamente il materiale vecchio e nuovo in un insieme omogeneo, portiamo gli impianti a temperature molto più elevate rispetto al passato, a volte fino a 300 gradi." Nonostante queste temperature elevate, Boom sottolinea che i consigli di Vlint hanno contribuito a una maggiore durata dei filtri di depolverazione. "Questi non sono mai stati sostituiti in sette anni."

Leggi la storia di successo: “Depolverazione ad alta temperatura presso TME”

Teflon: tuttofare per applicazioni impegnative

Quando è richiesto più di quanto il Meta-Aramide possa offrire, c'è il politetrafluoroetilene, meglio conosciuto come PTFE o Teflon. Questo materiale versatile ha un costo elevato, ma può resistere a temperature elevate, umidità, acidi, basi e ossidazione. È stato utilizzato con successo in un impianto di Jansen Recycling BV a Son, nel Brabante, dove l'asfalto vecchio contenente catrame viene pulito per prevenire gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). L'asfalto pulito può essere utilizzato come materiale da costruzione secondario. Schipper spiega che questo processo richiede Teflon perché il materiale filtrante non è solo esposto a temperature elevate, ma anche a umidità e sostanze acide.

Cestelli migliorati per filtri prevengono la formazione di crepe

L'unico svantaggio del Teflon è che è relativamente sensibile al carico meccanico. Quando i filtri in Teflon vengono tirati troppo forte sui cestelli filtranti dopo la pulizia, questo può portare alla formazione di crepe a lungo termine. Per affrontare questo problema nel grande bag house di PreZero (Suez), composto da 1024 filtri, Vlint ha progettato cestelli filtranti speciali. Questi nuovi cestelli hanno fili longitudinali più vicini tra loro. Secondo Pim Vis, il coordinatore del progetto di PreZero, questa è una soluzione sostenibile. "Grazie ai nuovi fili longitudinali, il tessuto del filtro viene risucchiato meno nel cestello, riducendo l'attrito. I filtri in Teflon di Vlint dureranno così ancora per molti anni."

"La modifica proposta da Vlint per il piccolo bag house ci ha fatto risparmiare notevolmente sui costi."

I filtri PPS prevengono la sostituzione annuale a causa del carico estremo All'interno dell'impianto c'è anche un piccolo bag house che è responsabile della rimozione della polvere generata durante il raffreddamento del prodotto pulito. In questo ambiente, i filtri devono essere altamente resistenti ai livelli elevati di vapore acqueo. Inizialmente, qui sono stati installati anche filtri in Teflon. Funzionavano bene, ma a causa del carico estremo, dovevano essere sostituiti ogni anno. "Era una questione costosa perché il Teflon non è solo il miglior materiale, ma anche il più costoso", spiega Olaf Schippers. Per questo motivo, Vlint ha proposto un'alternativa economica: filtri realizzati in solfuro di polifenilene, noto anche come PPS. Questo materiale è anch'esso un tuttofare, con l'unica debolezza di essere soggetto a ossidazione. Il coordinatore del progetto di PreZero, Pim Vis, è estremamente soddisfatto dei nuovi filtri. "La modifica proposta da Vlint per il piccolo bag house ci ha fatto risparmiare notevolmente sui costi. Dimostra che Vlint è sinceramente impegnata a trovare soluzioni che siano sia efficienti che economiche per il cliente."

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